Psiche-Somatica

Possiamo trovarne alcune
espressioni teoriche nelle ricerche e applicazioni terapeutiche di Carl Gustav
Jung, Roberto Assagioli e James Hillman in particolare. Allievo eretico e
ribelle, Hillman ‘ri-vede’ completamente la psicologia junghiana dalle sue stesse
fondamenta: se deve “curare”, essa non ha da occuparsi tanto delle nevrosi dei
singoli quanto delle idee diffuse nella società postmoderna trasformandosi in
quella “terapia della cultura”, quella “psicologia archetipica” di cui egli si
fa promotore (Hillman, J., 1996).
In tal modo la psicologia
del profondo va discostandosi definitivamente tanto dal modello medicalizzato
quanto dal rapporto duale terapeuta-paziente e affronta la sfida del recupero
alla coscienza di quelle “forme universali a priori” della psiche umana che
giacciono nell’inconscio collettivo, di cui già Jung aveva trattato,
reintroducendo nella psicologia moderna un’idea antica, e da cui l’uomo
occidentale contemporaneo si è colpevolmente allontanato. La crisi interiore è una crisi creativa
dell’Anima, che costantemente preme con le sue immagini sulla materia e sul
corpo per essere vista e compresa, per farci seguire il suo telos, la sua
direzione o se preferiamo il nostro “Destino”.
È una crisi del
significato di ciò che siamo e di ciò che facciamo, poiché è di questo che
l’Anima ci nutre. Concentrandoci sulla vita esteriore, ovvero cercando la
posizione, il matrimonio, la reputazione, il successo o il denaro, perdiamo di
vista la vita interiore, là dove l’Anima ci spinge al nostro benessere con le
sue immagini e i suoi significati. Le immagini sono archetipi, simboli
dell’inconscio che racchiudono tutta una gamma di significati che costellano la
nostra vita intrapsichica, la quale a sua volta agisce sul corpo e ci fa agire
nella dimensione fisica del mondo. La
nostra crisi è quindi anche una crisi del mondo stesso, perché usando le parole
di Hillman, “ciò che è archetipico appartiene a tutta la cultura, a tutte le
forme dell’attività umana”.
Da qui il concetto di
“anima mundi” come principio unificante e vitalizzante della complessità del
cosmo, l’ininterrotta connessione atomica di tutto l’esistente, la oneness,
l’unità che ha caratterizzato il pensiero sistemico ed ecologico. Tutto inizia quindi
dal Sé divino che contiene i nostri talenti, le nostre vocazioni innate, il
centro della nostra personalità, e l’Anima come archetipo è al Sé che tende a
ritornare. Hillman spiega questo concetto rifacendosi al mito di Er narrato da
Platone, secondo il quale alla nascita ogni Anima sceglie il suo corpo, ovvero
una vita con un destino, e gli viene assegnato un Daemon, un démone che
l’accompagna come guardiano, affinchè il destino prescelto trovi compimento
nella vita. Il Daemon è la rappresentazione di una funzione psichica del nostro
carattere, predisposta a richiamarci al nostro destino e alla nostra vocazione
ogni qualvolta ce ne allontaniamo, ovvero quando perdiamo di vista la nostra
Anima.
Nasciamo con un
potenziale e risorse straordinarie, ma fin da piccoli subiamo condizionamenti,
già dal grembo della mamma e nel nucleo familiare, successivamente nelle
relazioni sociali e amorose. Maschere, meccanismi di difesa, perdite di
energia, sono tutte distorsioni del Sé, dovute all’inattenzione ai bisogni
dell’Anima e ai suoi transiti, che modificano anche il nostro rapporto con gli
altri.
La cura è tornare ad
ascoltare la nostra scintilla, predisponendo ed aprendo la nostra Anima
all’incontro con il Sé e con le altre persone. Per farlo, le modalità sono
diverse, possono passare attraverso la psicoanalisi, la meditazione, il
silenzio e l’ascolto, la bellezza della natura, l’arte. Ognuno trova la sua, ma
non basta seguire una moda o il consiglio di un altro, bisogna ascoltare la
propria Anima e andare in direzione opposta alle proprie paure. Si può “fare
anima”, come dice Hillman, ovvero trasformare qualsiasi evento in esperienza,
dove l’oggetto dell’esperire non deve essere visto come sembra, bensì
l’immagine che rappresenta, il suo significato, il suo insegnamento. Ciò che
conta per l’Anima, e che è in grado di curarla, è l’immaginazione a cui portano
le varie azioni ed esperienze, grazie al loro significato.
Ciò che ci farà stare
bene non è il cambiamento della pratica o dell’oggetto, ma del significato di
noi stessi e degli eventi della nostra vita (Hillman, 1996). “L’anima […]
non è un’entità misurabile, non è una sostanza e non è una forza […] Non ha
nulla di corporeo […] e dunque la natura del daimon e il codice dell’anima non
possono essere compresi con mezzi fisici, ma solo con un pensiero indagatore,
un sentimento aperto al sacro, un’intuizione evocativa e un’immaginazione
ardita (J. Hillman, Il codice dell’anima, cit., p. 352)”. Per concludere la
visione di Hillman sull’Anima e il suo ruolo parliamo di ciò che lui definisce
la “superstizione parentale”: quanto è incisiva l’influenza dei genitori
sullo sviluppo del bambino?
Anche qui, il paradigma
tradizionale viene completamente sovvertito. Nascere in un determinato contesto
e con quei particolari genitori, non è frutto del caso: “Il daimon sceglie
in anticipo la situazione che meglio permetterà l’esplicarsi della propria
vocazione”.
A volte vivere situazioni
difficili o addirittura traumatizzanti può essere fondamentale per comprendere
la nostra vocazione, poiché potrebbe essere l’unico modo possibile affinchè la
nostra unicità si riveli. Il lavoro del terapeuta, inteso in questa prospettiva,
sarà quindi non più la ricerca del trauma infantile da rievocare ed
esorcizzare, ma la scoperta tramite l’analisi di quella che è la nostra
vocazione, per assecondarla e realizzarla, l'accompagnamento dell'altro
all'intravvedere il sentiero che conduce alla conoscenza necessaria per
incontrare prima l'Anima e poi il Sé.
È chiaro quindi che
l’approccio d’insieme, anche in ambito psicologico, Corpo, Mente e Anima-Spirito,
negli ultimi decenni, è stato proposto in diversi modi, tra cui la visione
olistica è stato il principale approccio alla visione unitaria della persona ed
è in questo contesto che andiamo ad inserire la Psiche-Somatica ed il suo
approccio Bioenergetico basato sul Metodo Summa Aurea® (e Metodo Cosmo). Quello
che però è accaduto, fino ad oggi, in ambito olistico, è semplicemente
l’integrazione di più discipline per poter lavorare sui vari aspetti della
persona.
Quindi, in quest’ambito,
hanno operato sia vari Operatori delle Discipline Bionaturali competenti di più
aree d’intervento, sia Medici, sia Psicologi che hanno integrato varie
discipline complementari, per meglio operare con i propri pazienti, superando il
concetto di specializzazione settoriale e abbracciando una visione maggiormente
d’insieme. Tutte le discipline bio-naturali e/o complementari, a cui bisogna
render merito per il contributo evolutivo portato, sono utili e funzionali ma
sono nate come approccio settoriale d’intervento. Infatti, anche nella loro
accezione più ampia, esse non sono riuscite a lavorare compiutamente e
contemporaneamente su Corpo, Mente e Anima-Spirito.
Bisogna tener presente,
comunque, che alcune di queste ci hanno provato ottenendo buoni risultati, e in
modo particolare, quelle orientali.
L’unico Metodo, al momento, che consente un lavoro coordinato su Corpo,
Mente e Anima-Spirito a base scientifica, è il Metodo ad approccio
Bioenergetico Summa Aurea® (e Metodo Cosmo). Questo perché è possibile
rimodulare il Campo Energetico del Cuore, ovvero il suo Campo Scalare, che è la
connessione con l’Anima della persona che è il vero cervello della gestione dei
processi umani e ricollegandolo al Campo Primordiale, il Vuoto Quantico, che
come la fisica quantistica ci insegna, è il generatore di tutta la realtà
fenomenica, ossia la Vita! Come detto quindi la Psiche-Somatica presta molta
attenzione allo stato energetico ma anche all'espressione corporea del paziente
come manifestata nei gesti, nella mimica, nella voce e nei modelli respiratori.
Si attua quindi una visione sistemica in cui corpo, mente e anima, sono intesi
come un'unità indivisibile per cui ciascuno influenza gli altri e dove, gli
interventi terapeutici su una modalità possono avere un effetto sulle altre.
Se ritiene di avere delle
problematiche di tipo Psiche-Somatico… Io posso aiutarti!
Dott. Roberto
Fabbroni
Bibliografia
Fabbroni R., Sanna A., Psiche-Somatica la Nuova disciplina al Centro della Medicina Integrativa Informazionale: contesto teorico-scientifico e applicativo, Rivista Scienze Biofisiche (07/2023), DOI: https://doi.org/10.48274/IBI19